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“U ficatu di Settecannoli”, un’antica ricetta che racconta Palermo

Il modo di mangiare di un popolo costituisce lo strumento attraverso il quale un popolo s’identifica con la sua comunità di appartenenza.  Da questo presupposto nasce il libro “Viaggio attraverso i sapori del quotidiano” di Carlo di Franco e Maria Grazia Donà. Tra le tante curiosità vi proponiamo la gustosa ricetta di cucina popolare  a base di zucca : “ U ficatu di Settecannoli”.

 

Il libro è  un  viaggio intrigante nella storia della cucina palermitana che può essere definita, a pieno titolo,  una raffinata opera d’arte basata sull’armonia e la concordanza perfetta di tutti i gli ingredienti che la compongono. L’intento degli autori è stato fornire ai lettori uno strumento di conoscenza dell’immenso giacimento culturale offerto dalla gastronomia palermitana , attraverso un interessante viaggio in cui la tavola può diventare un luogo di analisi delle diverse civiltà che si sono avvicendate nella  Conca d’Oro, il cui nome attesta la rigogliosità di questa piana illuminata dai colori solari di agrumi succosi e pervasa dall’odore inebriante di zagara .

All’interno del libro la gastronomia siciliana viene declinata in diversi modi : da un’ excursus attraverso l’influenza delle dominazioni nella gastronomia palermitana, all’analisi dei mercati cosiddetti “di grascia” quali luoghi di approvvigionamento,  a quella della cucina del popolo o “povera”, a quella raffinata e aristocratica dei  Monsù,  per continuare attraverso il cibo di strada antenato  del moderno “street food” , o quello rituale legato ai “dolci dei giorni di festa” e al significato della loro forma, per concludere , ultimi ma non meno importanti, con due argomenti particolarmente cari ai buongustai palermitani ossia il caffè e le spezie aromatiche.

Una lettura appassionata e stuzzicante che ci consente di conoscere l’origine delle pietanze raffinate e aristocratiche o semplici e popolari che si sono tramandate fino ai nostri giorni entrando a far parte della nostra quotidianità  e  che  oggi sono alla base della cultura e della tradizione siciliana.

Tra le tante curiosità e aneddoti presenti nelle pagine del libro legate alla cucina popolare, vi è quella che narra dell’abilità dei “poveri” di inventarsi piatti alternativi a quelli dei nobili che pur mantenendone alcuni ingredienti base riuscivano ad essere ugualmente gustosi se agli ingredienti più costosi se ne sostituivano altri più economici.
E’ questo il caso della nota “pasta chi sarde a mare” in cui le sarde vengono addirittura eliminate, o della “quaglia” di melanzana che sostituisce la carne del volatile con l’ortaggio, la caponata in cui il pesce capone viene sostituito dalla melanzana, il cacio all’argentiera in cui il formaggio sostituisce la carne  e così via.

Dal lungo elenco dei piatti di cucina definita nel libro “immaginativa” riportiamo la ricetta del cosiddetto “ficatu di Setticannula” . A Palermo, nel popolare mercato della “Vucciria”, c’è la fontana del Garraffaello che ha sette bocche (cannoli) da cui il quartiere mutua per l’appunto il nome di Settecannoli dove sembra che, in passato,  vi fosse un tale che vendesse zucca rossa fritta alla maniera in cui si cucinava il fegato e lo vendesse a pranzo  ai modesti acquirenti  definendolo appunto “Ficatu di Setticannoli”.

L’autunno, inoltre,  è la stagione perfetta per cucinare la zucca, ortaggio dalle mille proprietà benefiche per il nostro organismo grazie alla presenza di  moltissime vitamine, dalla A alla B alla C. In particolare, come forse vi lascerà immaginare il suo colore arancione, possiede moltissimo betacarotene, il precursore della Vitamina A, un antiossidante davvero potentissimo.Grazie al suo quantitativo di betacarotene, la zucca è, anche,  potente un antiossidante, limitando la formazione di radicali liberi e aiutando anche nella prevenzione contro i tumori.
Possiede anche proprietà lassative utili per combattere la stitichezza e  possiede  un altissimo numero di fibre che migliorano il transito intestinale, riequilibrando la flora, il che la rende adatta a chi soffre di colite e colon irritabile.
La zucca possiede il famosissimo Omega-3, un grasso buono che aiuta a ridurre il colesterolo del sangue, abbassando la pressione sanguigna e migliorando la circolazione, evitando quindi l’insorgere di ictus, infarti e altre malattie cardiovascolari.

Questi sono solo alcuni dei motivi che rendono la zucca un ingrediente “must” di stagione e che fanno venir voglia di prepararla in mille modi. Di quello che vi proponiamo di seguito ve ne innamorerete. Ne siamo certi.

 

“Ficatu di Settecannoli”

Ingredienti (per 4 persone)

500 gr di  zucca rossa (già sbucciata e tagliata a fette)
mezzo bicchiere d’olio d’oliva
due spicchi d’aglio
quattro cucchiai di aceto di vino bianco o di mele
due cucchiai di zucchero (di canna)
sale q.b.
foglioline di menta fresca

Tagliate a fette la zucca e salatela. Rosolate in olio d’oliva gli spicchi d’aglio che toglierete quando imbiondiranno e metteteli da parte. Friggetevi  la zucca e rimettete l’aglio.Unite l’aceto e lo zucchero, fate bollire, quindi spegnete il fuoco. Sistemate la zucca in un piatto da portata dove la condirete con l’olio di frittura, gli spicchi d’aglio e le foglioline di menta.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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