Eventi di "gola",  Tradizione

L’albero di Pasqua, simbolo di rinascita, decorato con le colombine

Le colombine di frolla sono un’idea semplice e gustosa da realizzare per decorare l’albero di Pasqua insieme ai più piccoli. Si tratta di una tradizione tedesca che porta nelle nostre case una ventata di allegria primaverile e che è simbolo di vita e di rinascita tipica della Pasqua.

  Colombine di pasta frolla

Ingredienti
Per la frolla
500 gr di farina di grano tenero
150 gr zucchero (di canna)
150 gr burro (o margarina senza grassi idrogenati)
120 ml latte (vegetale)
1 tuorlo (o yogurt vegetale)
1 scorza di limone
1 bustina lievito in polvere per dolci (o un cucchiaino di bicarbonato)
Per decorare
1 albume (o succo di limone)
100 gr di zucchero a velo
Ponete la farina nella planetaria e unitevi il burro morbido a pezzetti; iniziate ad impastare a bassa velocità fino ad ottenere un composto “sabbiato”, quindi unite il lievito, il tuorlo, lo zucchero e il latte a temperatura ambiente. Continuate ad impastare per qualche minuto, quindi, trasferite il composto sulla spianatoia leggermente infarinata e compattatelo con le mani. Con l’aiuto di un matterello, ricavate una sfoglia spessa circa 4 mm da cui ritagliarete i biscotti usando lo stampo a forma di colombina ( o qualsiasi forma desideriate). Disponete i biscotti sulla placca ricoperta da carta forno fino alla fine dell’impasto praticando un piccolo foro in cui inserirete i nastrini.
Accendete il forno a 160° ed, intanto, nel frattempo, preparate la glassa frullando leggermente con una forchetta l’albume a cui unirete lo zucchero a velo fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Spennellate con la glassa ottenuta la superficie di tutti i biscotti. Ponete nel forno caldo per circa 15 minuti, fino a leggera doratura.
Sfornate e lasciate raffreddare. Inserite i nastrini colorati nei fori e appendete le colombine al vostro albero pasquale in uno splendido volo immaginario.
P.S. Se preferite potete mettere un biscotto sull’altro e farcirli con crema chantilly.

 

 

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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