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Il laboratorio di “Cotti in Fragranza” riceve nuove attrezzature dal Garante

Nuove attrezzature per l’IPM Malaspina: a donarle è il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana.Il laboratorio di prodotti da forno Cotti in Fragranza potrà produrre grandi lievitati diversificando la produzione. La consegna ufficiale dei macchinari è avvenuta lo scorso martedì 2 marzo presso il carcere minorile Malaspina di Palermo.

Un nuovo forno e un’impastatrice professionale a bracci tuffanti: due tipi di attrezzature che faranno la differenza per Cotti in Fragranza, il laboratorio di prodotti da forno che coinvolge giovani detenuti ed ex detenuti. A donarle all’IPM Malaspina di Palermo è stato l’Ufficio Speciale del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale della Regione Sicilia, guidato dal professor Giovanni Fiandaca.

Una donazione che permetterà all’impresa sociale di ampliare la propria capacità produttiva, diversificandola e aumentandone la sostenibilità: «Le attrezzature donate ci consentiranno in piena autonomia la produzione di prodotti ad alta lievitazione come colombe e panettoni, ampliando dunque la gamma dei prodotti del marchio Cotti in Fragranza e permettendo ai nostri colleghi l’acquisizione di competenze specifiche di alto livello», commenta Lucia Lauro, responsabile del progetto insieme a Nadia Lodato, che aggiunge: «Il supporto dell’Ufficio del Garante Regionale è per la nostra impresa sociale un importante segnale di riconoscimento per il lavoro che da anni e senza sosta portiamo avanti all’interno dell’IPM Malaspina e che ha come obiettivo la definizione di percorsi professionali stabili e concreti per i nostri giovani colleghi. Vogliamo ringraziare tutto lo staff dell’Ufficio del Garante per averci sostenuto: il professor Fiandaca, l’ingegner Valenti, il dottor Grasso e la dottoressa Russo».

«L’Ufficio Speciale del Garante dei diritti dei detenuti ha tra i suoi obiettivi principali quello di contribuire, eventualmente anche con risorse proprie, a promuovere o realizzare iniziative culturali, formative o lavorative volte a perseguire l’obiettivo costituzionale della riabilitazione e del reinserimento sociale degli autori di reato», commenta il Garante, Professor Giovanni Fiandaca. «L’importanza di un tale obiettivo è ancora più evidente nel campi della criminalità minorile, trattandosi di intervenire in aiuto di persone maggiormente suscettibili di beneficiare di trattamenti idonei a migliorare la personalità complessiva e a riorientare i valori di riferimento e lo stile di vita. È proprio allo scopo di agevolare il raggiungimento della predetta finalità che l’Ufficio del Garante ha ritenuto opportuno finanziare l’acquisto di un forno e di una impastatrice destinati a potenziare le apparecchiature in dotazione del laboratorio di pasticceria già operante all’interno dell’istituto Malaspina».

Soddisfazione anche nelle parole della direttrice dell’I.P.M. Malaspina, dottoressa Clara Pangaro: «La convenzione con l’Ufficio Regionale del Garante dei detenuti aggiunge un importante tassello nel costante lavoro in cui da tempo è impegnato l’Istituto Penale per i Minorenni di Palermo di potenziamento del tessuto di connessioni e di collaborazione tra le diverse realtà istituzionali del territorio. È fondamentale inoltre che il tempo del carcere costituisca un momento trasformativo per i ragazzi ospiti e il progetto “Cotti in fragranza” con la sua attenzione alla dimensione educativa, ai bisogni di formazione e di lavoro, risponde a un modello di operatività in cui i giovani sono protagonisti attivi del proprio percorso di cambiamento e di crescita».

«Voglio esprimere un profondo ringraziamento all’Ufficio del Garante che, attraverso la donazione di nuove attrezzature all’I.P.M. di Palermo, ha reso possibile il potenziamento delle attività del progetto “Cotti in fragranza”, consentendo ai giovani detenuti inseriti nel progetto di sperimentare le proprie potenzialità e abilità, di accrescere ulteriormente le proprie competenze professionali all’interno del laboratorio e nel mondo del lavoro, contribuendo così all’attuazione della tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e al loro reinserimento sociale», conclude la Dottoressa Rosanna Gallo, direttore del centro per la giustizia minorile per la Sicilia.

 

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