Comfort food,  Vegetariani con gusto

Il pandolce alle sorbe, gustosa merenda con gli antichi frutti “portafortuna”

Quando si pensa ai frutti autunnali, di certo,  la sorba,  non è  tra quelli più conosciuti. Molto probabilmente ciò è dovuto al suo sapore molto aspro e acidulo, anche se,  in passato, era  molto diffuso tra contadini e pastori.

 

Il sorbo è un albero originario dell’Europa meridionale stranamente poco usato nei giardini, nonostante sia una pianta molto bella, con fiori e frutti decorativi ed ha foglie aggraziate che in autunno si colorano di calde sfumature giallo dorate, ramate e rosa.
Le sorbe si raccolgono in autunno ma non sono commestibili appena raccolte. Lo diventano solo dopo l’ammezzimento (appassimento) che le fa diventare dolci, con polpa farinosa e molle.
Le leggende popolari attribuiscono alla sorba, grazie ai suoi colori caldi ed intensi, il valore di portafortuna contro la miseria e la fame e il potere magico di allontanare tutti i mali.
Esiste anche un detto siciliano che vede questi frutti protagonisti che recita: “Cu lu tempu e cu la pagghia, si maturunu li sorbi” la cui traduzione “con il tempo e con la paglia maturano le sorbe” significa che come le sorbe hanno bisogno di ammorbidire sulla paglia tutto il tempo che necessitano perché diventino buone, allo stesso modo solo con l’attesa e il trascorrere del tempo, alcune situazioni giungono al giusto livello di maturazione.
In Sicilia è ancora molto diffusa l’usanza di formare dei grappoli con le stesse sorbe e di lasciarle così maturare al sole, appese ad un gancio fuori ad un balcone. Il frutto può essere anche essiccato e conservato così per un periodo più lungo. Ricche di acido malico e di vitamina C, in fitoterapia i frutti hanno proprietà astringenti, diuretiche, detergenti, rinfrescanti e tonificanti. In cucina si utilizzano per fare sidro, confetture, liquori e salse.  Di seguito vi proponiamo l’insolita ricetta del pandolce alle sorbe che sarà perfetto a merenda e a colazione.

“Pandolce alle sorbe”

Ingredienti
200 gr di sorbe
250 gr di farina di grano tenero
un uovodi galline allevate all’aria aperta ( yogurt veg)
2 dl di latte ( vegetale)
10 gr di lievito di birra
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di zucchero (di canna)
1 cucchiaio di miele (sciroppo acero)
Per guarnire :zucchero a velo

Impastate in una ciotola la farina con il lievito sciolto nel latte, l’uovo, lo zucchero e l’olio. Trasferite sulla spianatoia e lavorate per 10 minuti. Formate un panetto, coprite e lasciate lievitare. Lavate le sorbe, asciugatele e apritele per togliere i semini. Stendete sottile l’impasto lievitato col matterello, spennellatelo col miele e distribuite le sorbe. Arrotolatelo e poi formate una spirale. Mettete il rotolo sulla carta da forno, schiacciatelo e ponetelo nella teglia. Lasciate lievitare una seconda volta per un’ora circa, trasferite in forno e cuocete. Spolverate la superficie con zucchero a velo e servite tiepido.

 

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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