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La pasta alla “grassa”, dalla cucina tradizionale un primo buono e sostanzioso

La pasta alla glassa o grassa (che dir si voglia) è un primo piatto gustoso e di sostanza che ha origini ben radicate nella tradizione gastronomica palermitana.

Sebbene spesso il termine glassa venga “storpiato” in grassa, in realtà deriva dal termine “agglassato”  dal verbo francese “glacer” (che significa glassare) e fa riferimento al tipo di preparazione della ricetta, in cui la glassa viene data dalle cipolle e patate che, a cottura ultimata, ormai ridotte in purea, avvolgono completamente la carne, proprio come, in pasticceria, la glassa ricopre un dolce.

Sebbene, come sempre, esistano diversi modi per cucinare questo gustoso condimento, il comune denominatore è che per prepararlo, normalmente, almeno in passato, si utilizzava il fondo di cottura dello spezzatino con patate e piselli che si era soliti cucinare la domenica, unico giorno in cui, le famiglie meno abbienti, si potevano permettere di mangiare un ingrediente più costoso come la carne.

Quella che, di seguito, vi proponiamo è una versione ancora più “umile” della classica a base di patate e piselli, alla quale, se lo desiderate, potrete aggiungere il fondo di cottura dello spezzatino.

Pasta alla “glassa”

Ingredienti per 4 persone

  • 350 g  (mista di ditaloni rigati e spaghetti spezzati)
  • 3 patate
  • 3 cipolle
  • 200 gr di piselli ì
  • 4 foglie di alloro
  • olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro ( facoltativo)
  • sale e pepe q.b.
  • pecorino grattugiato

Rosolate le cipolle tagliate finemente con l’olio, il sale e il pepe e le foglie d’alloro ( e il concentrato di pomodoro). Nel frattempo  pelate le patate e tagliatele a cubetti e unitele alla cipolla insieme ai piselli.  A questo punto aggiungere  circa un litro di acqua e lasciate  cuocere per circa mezz’ora con coperchio.
Quando tutti gli ingredienti saranno  cotti e cremosi unite la pasta e portatela  a cottura mescolando spesso ed aggiungendo, se è il caso,  dell’acqua poco per volta in modo che  la pasta  risultare “cremosa”. Spegnete il fuoco ed impiattare condendo  con un giro di olio a crudo e abbondante formaggio grattugiato.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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