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La “bresaola”di barbabietola, gustoso ortaggio ricco di proprietà

La rapa rossa o barbabietola ha iniziato a diffondersi nel  XV secolo, fino a diventare più nota  per l’estrazione di zucchero intorno ai primi dell’800, sebbene questa proprietà fosse conosciuta già dal ‘700. Scopriamo  le proprietà di questo ortaggio insieme ad  una semplice e gustosa ricetta per cucinarla.

 

Esistono diverse varietà  più o meno note di barbabietola,  dalla barbabietola da zucchero alla bietola da orto, fino a quella  utilizzata come mangime per gli animali delle fattorie.  Le piante, che appartengono alla specie beta vulgaris, sono erbacee e presentano steli molto alti, all’incirca un metro, ma possono arrivare anche fino a due metri.  A  seconda della varietà, si consumano le foglie oppure le radici, come nel caso delle rape rosse, che sono tuberi. La pianta predilige climi temperati infatti è coltivata in tutta l’area mediterranea e,  in genere,  viene raccolta in estate, tra giugno e fine agosto a seconda della varietà. Si adatta facilmente a  terreni di vario tipo ma sopporta male le temperature eccessivamente calde o fredde.

Tra le varietà di rapa rossa più conosciute e coltivate, ci sono la barbabietola nera piatta egiziana, caratterizzata da un colore molto scuro, la varietà Detroit, molto diffusa negli Usa, la varietà tonda di Chioggia, originaria dell’Italia e nota perché presenta, una volta tagliata, anelli bianchi e rossi.

Nonostante esistano  a seconda della regione, diversi modi per chiamarla e per utilizzarla in cucina,  questo ortaggio  è  sempre facilmente riconoscibile per la sua forma tondeggiante, carnosa, con una piccola radichetta finale, il cui tratto caratteristico è il colore rosso che,  a seconda del tipo, può essere  più delicato o più intenso, tendente al violaceo.  Questa colorazione particolare è dovuta al pigmento naturale chiamato betanina.

Un solo ortaggio, tante proprietà

Tutti i tipi di barbabietola hanno molteplici proprietà:  antiossidanti, disintossicanti, depurative, antisettiche e mineralizzanti grazie al  ferro, potassio, sodio, calcio, magnesio e fosforo in esse contenuto. Sono, inoltre, utili sia in caso di problemi di digestione, poiché stimolano la produzione di succhi gastrici e bile, che  in caso di anemie mentre  la presenza di fibre aiuta la funzionalità dell’intestino. in ultimo, non per importanza, contiene  vitamine del gruppo B, A nelle foglie, C nei tuberi. Le controindicazioni possono riguardare  chi soffre di gastrite  poiché,  come detto,  questo ortaggio stimola la produzione di succhi gastrici,  chi soffre di diabete poichè  contiene zuccheri e chi ha problemi di calcoli renali perchè contiene calcio.

In cucina la rapa rossa si può consumare  sia cruda che  cotta e in commercio esistono le confezioni sottovuoto di rape rosse semicotte. Nel caso in cui si decida di comprarla fresca, bisogna acquistare  una radice soda, priva di muffa, non troppo grande. In frigorifero si può conservare per diversi  giorni, anche settimane. Si può anche congelare, dopo averla fatta bollire per qualche minuto.  Se consumata cruda mantiene più sostanze nutritive in particolare se consumata per la presenza del ferro è preferibile accompagnarla con succo di limone ( o altri agrumi ) perché la vitamina C in essi presente ne facilita l’assimilazione.

Sia cruda sia cotta può essere servita in insalata, tagliata a fette e condita con olio e limone. Se si decide di consumarla cotta, la rapa rossa può essere lessata, saltata in padella o cotta in forno. Oltre ad essere presentata da sola, in insalata o come contorno, può fungere da ingrediente per piatti più complessi, come il risotto. Può essere consumata sia calda sia fredda. Un altro modo per assumerla è in forma di decotto, che ha proprietà depurative e digestive.Di  seguito vi proponiamo  una ricetta per prepararla in maniera semplice e  gustosa in vista dell’estate.

“Bresaola” di barbabietola rossa

Ingredienti

  • 2 barbabietole rosse precotte
  • olio extravergine di oliva
  • sale affumnicato
  • pepe q.b.

Tagliate le barbabietole con un coltello di ceramica in fette sottilissime. Disponetele in una teglia che avrete rivestito con carta forno (o nella griglia dell’essiccatore se lo avete). Cospargete le fette di sale, pepe e polvere di agrumi e mettete in forno (o nell’essiccatore)  a bassa temperatura (non superiore ai 100°) per circa mezz’ora. Quando vedrete il bordo delle fette  leggermente più scuro e l’interno ancora morbido e rosato come una fetta di bresaola potete estrarle dal forno (o dall’essiccatore) e metterle in un piatto, condite con olio extravergine d’oliva e accompagnatele con un’ insalata fresca di stagione.

In abbinamento al piatto proponiamo il Rosato di Nero d’Avola 2020- Funaro .Rosa buccia di cipolla scarico. Al naso è ampio, intenso e fruttato. Prima arriva il melograno, seguono le fragoline di bosco, more e ribes. Chiudono accenni di litchi e acqua di rose. In bocca il sorso è fresco e vibrante, sorretto da una vispa acidità che ne accentua la persistenza e ne mantiene vivido a lungo il ricordo al palato. Ideale per accompagnare aperitivi e antipasti a base di salumi e formaggi, sarà perfetto anche in abbinamento a primi piatti a base di pasta fresca condita con sughi semplici e genuini ma anche zuppe di pesce, fritti misti e risotti dalla mantecatura delicata. Ottimo con pizza, sfincione, “pizzelle fritte” e “paste cresciute”.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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