Tradizione,  Vegetariani con gusto

Gli “arancini” di Montalbano, ad Andrea Camilleri si perdona tutto!

Per quanto possa essere difficile, per tutti coloro i quali sulla femminilità dell’arancina sarebbero disposti a giurarci, l’affetto nei confronti del commissario Montalbano, il personaggio creato dalla brillante penna di Andrea Camilleri, sono talmente profondi da “perdonargli” l’oltraggio al genere dell’amata arancina e accettare- solo in questo caso, sia ben inteso- il termine al maschile.

“Gesù, gli arancini di Adelina! li aveva assaggiati una sola volta: un ricordo che gli era trasuto nel DNA, nel patrimonio genetico. Adelina ci metteva due jornate sane sane a pripararli. Ne sapeva, a memoria, la ricetta”: con queste parole Andrea Camilleri introduce, nel romanzo intitolato proprio “Gli arancini di Montalbano”, la ricetta del piatto più amato dal Commissario Montalbano.

 

Gli “arancini” di Montalbano

Ingredienti:
Per il ragù

  • 300 gr. di tritato di carne mista ( tritato vegetale per i vegetariani e vegani)
  • 1 cipolla piccola
  • 1 gambo di sedano
  • prezzemolo q.b.
  • basilico q.b.
  • 1 bicchiere di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Per gli arancini

  • 500 grammi di riso
  • 1 cipolla piccola
  • olio extravergine di oliva
  • burro (o margarina vegetale senza grassi idrogenati
  • brodo di carne q.b. (vegetale per vegetariani e vegani)
  • 2 uova ( di galline allevate all’aria aperta)
  • 150 grammi di piselli sgusciati
  • 80 grammi di salame piccante in un pezzo unico (facoltativo per vegetariani e vegani)
  • besciamella (vegetale) q.b.
  • pangrattato q.b.
  • acqua e farina
  • olio di arachidi per friggere
  • sale e pepe q.b.

Innazitutto iniziate a preparare il ragù facendo rosolare in padella sedano, carota e cipolla con un po’ d’olio.

A questo punto unite il tritato (vegetale) e fatelo rosolare. Aggiungete ora il pomodoro e il concentrato, diluito in acqua calda. Aggiustate con sale e pepe e fate cuocere con un coperchio per almeno 1 ora e mezza a fuoco lento, aggiungendo se necessario un po’ d’acqua. Unite il basilico e il prezzemolo spezzettato con le mani e continuate la cottura per altri 30 minuti. Quindi preparate il risotto partendo da un soffritto di cipolla, olio e burro;
Unite il riso, fatelo tostare e cuocetelo con il brodo aggiunto a poco a poco. A fine cottura dovrà essere ben asciutto;

Stendete il risotto su un piano o un vassoio, fatelo intiepidire, conditelo con un po’ del sugo e incorporate le due uova e lasciatelo raffreddare. Cuocete i piselli in acqua bollente salata. Unite il tritato al sugo e al salame tagliato a tocchetti, i piselli e un po’ di besciamella per legare il tutto. Ora formate gli arancini.

Fate una coppetta con il palmo della mano e metteteci il riso, sistemate al centro un po’ del composto di tritato e piselli e ricoprite con altro riso, formando una palla. Passate gli arancini in una pastella di acqua e farina e poi nel pangrattato.

Fate scaldare abbondante olio di arachidi in un pentolino e immergete gli arancini, lasciandoli cuocere finché saranno ben dorati. Gustateli fumanti ” a scottalabra”.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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