Vegetariani con gusto

La marmellata di mandarini, profumo di primavera tutto l’anno

Poiché siamo a marzo, uno dei frutti che si adattano perfettamente a diventare una gustosa e profumatissima marmellata è il mandarino tardivo di Ciaculli, altrimenti detto marzuddu, che matura in marzo e deve il suo nome alla frazione di Palermo, appunto Ciaculli, in cui viene coltivato.

Si tratta di un prodotto inserito fra i presidi Arca del Gusto di Slow Food ed il termine tardivo sta ad indicare che la sua produzione avviene in ritardo rispetto a quella degli altri agrumi congeneri. Il frutto è una varietà endemica e non è realizzato da innesti o da operazioni di ingegneria genetica.

Tra le proprietà benefiche del mandarino vi è la presenza in esso di vitamina C, ma anche vitamine del gruppo B, vitamina A, vitamina P, acido folico e diversi minerali tra cui magnesio, potassio, calcio e ferro. Il mandarino contiene, inoltre, bromo, sostanza che favorisce il sonno e il rilassamento. È facilmente digeribile e, essendo ricco di fibre, aiuta il regolare funzionamento dell’intestino.

È un buon alleato nella prevenzione delle malattie da raffreddamento e aiuta a proteggere capillari e ossa. Grazie al suo profumo inebriante e all’elevato contenuto zuccherino ben si presta a dar vita ad una sublime marmellata da spalmare a colazione o a merenda su una buona fetta di pane con semi misti o da utilizzare per farcire una golosa crostata di pasta frolla.

Per la preparazione di questa marmellata è importante utilizzare dei frutti non trattati chimicamente poiché si utilizzano per intero con tutta la buccia. I mandarini infatti vengono prima sbollentati e poi frullati per intero ( a parte i semi da eliminare con tanta pazienza) e cotti con la sola aggiunta di zucchero.

 Marmellata di mandarini

Ingredienti

  • 1 kg di mandarini
  • 500 gr di zucchero (di canna)
  • 1/2 litro d’acqua

In una pentola capiente versate l’acqua i e dopo averli sbucciati, cuocete i mandarini, insieme alle bucce. Appena cominceranno a diventare morbidi scolateli e metteteli da parte. Nel frattempo bollite l’acqua di cottura con lo zucchero per circa 10 minuti.

Quindi eliminate le membrane e i filamenti dai mandarini in modo da utilizzarne solamente la polpa e passate nel passaverdure la metà delle bucce, aggiungete anche la polpa, frullate tutto e aggiungete il composto ottenuto allo sciroppo ricavato dall’acqua di cottura unita allo zucchero.Portate il tutto a bollore finchè la marmellata avrà raggiunto la consistenza desiderata e poi riponetela nei vasetti che farete bollire, una volta chiusi, per circa 10 minuti e raffreddare capovolti.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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