Vegetariani con gusto

Le reginette con finocchietto selvatico e pomodori secchi, quando il pesto parla siciliano

Il pesto è uno dei  condimenti  più semplici e apprezzati, oltre che famosi, della cucina italiana.

Quella che, di seguito, vi proponiamo è  una gustosa variante “sicula” che prevede,  tra gli ingredienti principali, il finocchietto selvatico particolarmente utilizzato nel Sud Italia.

Anche se il suo aroma non ha niente in comune con quello del basilico, il pesto al finocchietto selvatico conferische al pesto un profumo intenso e piacevole ben calibrato dalla spiccata sapidità dei pomodori secchi la cui presenza crea un connubio armonico ed equilibrato.

 

Reginette al pesto di finocchietto selvatico e pomodori secchi

Ingredienti (per 4 persone)

  • 320 gr di pasta formato reginette
  • 50 gr di pomodori secchi sott’olio
  • 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
  • 3 spicchi d’aglio
  • 2 cucchiai di mandorle a fette
  • Un peperoncino
  • Sale q.b.

Per il pesto di finocchietto selvatico

  • 50 gr di finocchietto selvatico
  • 20 gr di mandorle
  • 4 cucchiai d’olio evo
  • Sale q.b.

Per condire

  • mandorle tostate
  • pangrattato

Lavate il finocchietto selvatico, sbianchitelo immergendolo per circa mezzo minuto in acqua bollente salata e subito dopo raffreddandolo in acqua fredda (meglio se con con ghiaccio), conservate l’acqua in cui lo avete sbollentato.

Strizzate delicatamente il finocchietto e mettetelo nel bicchiere di un frullatore ad immersione con le mandorle e l’olio e i pomodori secchi tagliati a pezzi e frullate fino ad ottenere una crema dalla consistenza grezza, regolate di sale.Tostate le mandorle in una padella fino a che non saranno dorate facendo attenzione a non bruciarle e ponetele da parte. Nella stessa padella abbrustolite il pangrattato con poco olio e sale fino a farlo dorare.

A questo punto portate a bollore l’acqua in cui avete precedentemente sbianchito il finocchietto, regolatela  di sale e cuocetevi la pasta tenendola al dente.

Infine  passate  le reginette nella padella insieme al pesto utilizzando un po’ d’acqua di cottura che le continuerà a cuocere conferendo cremosità,  quindi  impiattate e distribuite in superficie le mandorle a fette precedentemente tostate. Servite fumante cosparso con il pangrattato abbrustolito (muddica atturrata)

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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