Eventi di "gola"

La torta mimosa “alla papeda” di Lidia Calà, regina delle nocciole di Tortorici

La “regina delle nocciole” di Tortorici (ME), Lidia Calà,  in occasione dell’8 marzo è già a lavoro per preparare un dolce dal sapore, al contempo, delicato e di carattere, proprio come le donne alle quali è dedicato.

Si tratta di un dolce in cui il carattere  delicato e, al contempo, persistente degli ingredienti utilizzati,  crea un equilibrio perfetto tra il profumo  e il sapore sprigionati dalla papeda, agrume dai persistenti sentori gustolfattivi  citrici, che trova corrispondenza visiva nel colore giallo ottenuto dai fiori di mimosa.

Di seguito la ricetta gentilmente concessaci da Lidia Calà

Torta mimosa alla papeda

Per il Pandispagna

  • 6 uova ( di galline allevate all’aria aperta)
  • 150 gr di amido di mais
  • 150gr  farina 00
  • Un rametto di fiori di mimosa tritati

 

Per la crema

  • 1 lt di latte
  • 250 gr di zucchero
  • 3 uova (di galline allevate all’aria aperta)
  • 150 gr di amido di mais
  • la buccia di una papeda
  • fragole, pesche e ananas sciroppati
  • un rametto di fiori di mimosa

Per preparare la crema scaldate  il latte con lo zucchero, le uova,  la mimosa e la buccia di papeda a 70 gradi. Quindi aggiungete  l’amido sciolto precedentemente in un po’ di latte tiepido e portate a bollore, poi  spegnete e lasciate raffreddare.

Nel frattempo,  preparate il  pandispagna montando le uova con lo zucchero  cui aggiungerete la  farina, l’amido e i fiori di mimosa tritati a mano facendo attenzione a non smontare le uova. Ponete il composto in  due teglie  dal diametro di 30 già imburrate precedentemente ed infornare per 30 minuti a 180°.

Quando saranno cotte estraetele dalle teglie e lasciatele raffreddare. A questo punto procedete con una fetta di pandispagna spruzzato con uno sciroppo agli agrumi (preparato facendo bollire delle bucce di Papeda e di arance con acqua e zucchero in uguali parti )  su cui stenderete  uno strato di crema e delle fragole a pezzettini, e poi alternerete con un altro strato di pandispagna, bagna, crema,  pesche e ananas sciroppati fino a   chiudere con altro pandispagna e altra crema.

Decorate  con pezzettini di pandispagna i bordi e sopra con una fettina di papeda, buccette di arance, un rametto di mimosa (non trattata) e delle foglie profumate di papeda .

NB La mimosa non deve essere trattata , si può fare solo se si ha a disposizione un albero di mimosa.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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