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Biscotti allo zafferano e tè alla menta, benvenuti in Marocco!

La piazza di MarrakechDJemaa el fna”, dichiarata dall’Unesco nel 2001Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”,  è uno stupefacente palcoscenico in cui  va in scena, ogni giorno, la vita  e la storia non solo  marocchina ma anche di tutte le altre culture che l’hanno contaminata anche e soprattutto dal punto di vista gastronomico con influenzeberbere, moresche, mediterranee e arabe. Il rituale del tè verde  alla menta è un esempio di queste  contaminazioni. Ecco la ricetta dei biscotti allo zafferano per accompagnarlo degnamente.

Tradizionalmente, fare un buon tè alla menta in Marocco è considerato una forma d’arte e berlo con gli amici e la famiglia è spesso una abitudine giornaliera. La tecnica del versare, la forma della teiera e quella dei bicchieri sono  cruciali  come la qualità del tè stesso. Le teiere marocchine, infatti,  hanno beccucci lunghi e curvi e ciò permette al tè di essere versato uniformemente in piccoli bicchieri  di vetro da una certa altezza. Poiché  ai marocchini piace il tè “con le bollicine“, mentre versano il tè tengono la teiera alta sopra i bicchieri. Infine, il tè è accompagnato con zollette di zucchero.

Il tè può essere accompagnato da  diversi tipi di pasticcini.   Un dolce diffuso è il kaab el ghzal (“corna di gazella”), un pasticcino ripieno di pasta di mandorle e ricoperto da zucchero. Un altro è l’halva shebakia, una pasta fritta  immersa in una pentola calda di miele e cosparsa di semi di sesamo consumati durante il mese di Ramadan. Diffusi anche i dolci di cocco al caramello (Zucre Coco).
Di seguito vi proponiamo una ricetta semplicissima nata dall’incontro della cucina francese con le tradizioni marocchine. Si tratta di  biscotti aromatizzati e piacevolmente colorati dallo zafferano.

Biscotti allo zafferano

Ingredienti
80 gr di burro ( o margarina)
40 g. di zucchero ( di canna)
2 cucchiai di fecola di patate
10 cl. più due cucchiai di latte (vegetale),
2 bustine di zafferano,
25 g. di mandorle ridotte in polvere
150 g. di farina di grano tenero
uvette, pinoli, mandorle intere

Diluite una bustina di zafferano in due cucchiai di latte, e diluite l’altra in un decilitro di latte. Lavorate il burro  e lo zucchero fino ad ottenere una crema soffice, e i due cucchiai di latte allo zafferano, lavorate ancora, unite poi la polvere di mandorle e la farina. Una volta ottenuto un impasto compatto, unitevi le uvette e i pinoli. Con questa pasta, fate dei piccoli biscotti e posizionate su ciascuno una mandorla ; disponeteli su una placca ricoperta di carta forno. Spenellateli  con l’altro latte allo zafferano per farli belli dorati. Cuoceteli al forno a 160 gradi per circa 15 minuti.
Una volta raffreddati,  serviteli con il tè verde  alla menta e pinoli e vi sentirete immediatamente catapultati nelle magiche atmosfere marocchine.

 

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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