Eventi di "gola",  Tradizione

La pignolata (o pignoccata), dolce sfizioso da “piluccare” durante le feste

La pignolata o pignoccata  è costituita da una montagnetta di gnocchetti fritti croccanti fuori dal cuore friabile,  che, nella versione glassata, tipica del messinese,  viene cosparsa per metà con una glassa al cioccolato e per l’altra metà con una glassa al limone mentre nella Sicilia occidentale viene coperta di miele e confettini (diavolicchi) colorati.

 

Risalente al periodo della dominazione spagnola in Sicilia, quando per volontà dell’aristocrazia straniera i pasticceri messinesi rielaborarono l’antica pignoccata o pignolata al miele, questo dolce di semplice preparazione  è diffuso nell’intero territorio messinese fino a  Reggio Calabria.

Anche se, in passato, la pignolata glassata rientrava fra i tanti dolci che si preparavano esclusivamente a Carnevale, oggi rappresenta, sempre più spesso,  l’immancabile fine pasto  dei messinesi  ed è possibile reperirlo  nelle pasticcerie locali durante tutto l’anno.

Pignoccata 

Ingredienti
Per l’impasto
Farina tipo 00 300 g
Uova 2 intere più 1 tuorlo ( sostituibili con yogurt)
Burro 30 g (sostituibile con margarina vegetale o  olio extravergine d’oliva)
Zucchero semolato 20 g
Grappa 20 g
la scorza di 1 limone
Sale 1 pizzico
Per friggere  olio di semi q.b.
Per la versione al miele
miele millefiori 160 g ( sostituibile con lo sciroppo d’acero per i vegani)
codette colorate q.b.
Per la glassa al cioccolato
250 gr burro (o margarina vegetale)
125 gr zucchero a velo
125 gr cacao in polvere
una stecca vaniglia
cannella in polvere
Per la glassa al limone
250 gr zucchero a velo
2 albumi montati a neve ( sostituibili con  125 ml di acqua faba montata a neve)
125 ml di succo di limone

In una terrina amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo e consistente che tenderà a staccarsi dalle pareti.
A questo punto stendete l’impasto su di una spianatoia formando dei bastoncini dello spessore della lunghezza di circa 10 cm e ritagliateli in tocchetti lunghi circa un paio di centimetri ciascuno. Adesso potete friggere poco per volta i tocchetti della pignolata in abbondante strutto caldo, rigirandoli di tanto in tanto fino a farli dorare, e riponeteli  su carta assorbente in modo da far perdere loro l’untuosità.
Per la versione al miele una volta raffreddati, sciogliete il miele in un pentolino e cospargete i bastoncini. Infine decorate con le codette di zucchero colorate.

Per la versione glassata messinese, in un pentolino preparate la glassa al cioccolato sciogliendo  il burro a fiamma bassa  e unitevi, poco per volta, lo zucchero a velo, la vaniglia, la cannella in polvere, il cacao setacciato e l’acqua che andrà versata a filo fino ad ottenere la giusta densità. Quindi lasciare intiepidire. In un altro pentolino preparate la glassa bianca versando  lo zucchero  e scaldandolo a fiamma molto bassa fino a quando comincerà a filare, quindi ponetelo in una terrina e incorporatevi, poco per volta,  gli albumi ( o l’acqua di ceci) montati a neve. Girate a lungo con un cucchiaio versando, nel frattempo, il succo dei limoni a filo fino a ottenere una glassa morbida e bianca. Lasciate intiepidire. A questo punto dividete i tocchetti fritti della pignolata in due porzioni uguali e amalgamate bene la prima porzione con la glassa al cioccolato tiepida e la seconda porzione con la glassa al limone. Dopodiché sistemare le due porzioni di pignolata su di un piatto da portata, l’una accanto all’altra in modo da formare un’unica montagnola bicolore, e lasciare che le glasse si asciughino per almeno un’ora, oppure fate dei piccoli mucchietti in cui inserirete, in parti uguali, le pignoccate dei due colori.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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