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Il crumble di mele, agrumi e cannella. Un must del “Natal-tè”

Il crumble  è un tipico dolce di origine inglese, nato durante la seconda guerra mondiale, nel tentativo, perfettamente riuscito, di creare un dessert nonostante i tempi di carestia, in sostituzione dello scrigno di pasta sfoglia che di solito avvolgeva la classica apple pie e che in quel momento rappresentava un lusso  improponibile. Ecco la versione natalizia immancabile durante i  Natal-tè delle feste.

L’idea del   “riciclo” di avanzi e frutta mescolati e conditi con burro, zucchero, rende questo dolce di origine antiche particolarmente attuale grazie a questa formula “anticrisi” . Potrebbe essere accostato alla torta di pane (pudding) solo che  posto del pane si usa la farina e si mescolano i tre ingredienti per simulare l’aspetto di una torta. La ricetta  è molto semplice e veloce e  proprio questo è il punto di forza  del dolce di cui noi vi proponiamo una rivisitazione che propone anche l’uso di agrumi, arance, mandarini,  clementine, tipici del periodo natalizio oltre che simbolo della generosa Conca d’Oro.

Crumble di mele e agrumi alla cannella

Ingredienti
Per la base
2 mele, 2 arance, 2 mandarini, 2 clementine
1 limone non trattato
una stecca di cannella regina
50 grammi di zucchero di canna
una manciata di frutta secca: noci, nocciole, mandorle
20 grammi di uvetta sultanina ammollata in acqua calda o brandy (opzionale)
2 cm di zenzero fresco (opzionale ma altamente consigliato)
Per il crumble
60 grammi di farina
25 grammi di zucchero di canna
40 grammi di burro freddo (o margarina vegetale senza grassi idrogenati)
cannella in polvere (a piacere)
frutta secca sbriciolata a piacere

Sbucciate e tagliate le mele e gli agrumi e foderate una teglia imburrata. Cospargete con lo zucchero di canna, la frutta secca e la cannella appena macinata. A questo punto  ricoprite con una miscela di burro, farina, zucchero e cannella, impastati grossolanamente  ed infornate per circa 20 minuti a 180°. Servite tiepido accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia o da un ciuffo di panna montata.

 

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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